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venerdì 29 marzo 2013

EDOpop: the new POP floating world

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EdoPoP 
La nuova estetica pop  fluttuante

Progetto di  Atelier Spazio Xpó & SPUTNIK arts project
per arte accessibile Milano 2013

www.arteaccessibile.com


a cura di Christian Gancitano


INTRODUZIONE STORICA
Nell'immaginario occidentale contemporaneo, molta parte di quello che consideriamo "gusto giapponese" rimanda al mondo visivo del periodo Edo. Un periodo caratterizzato da una straordinaria esperienza artistica nata dalle esigenze di un nuovo pubblico per le arti, composto da artigiani, mercanti, lavoratori di ogni tipo e reddito che sviluppò gusti propri e nuove forme di divertimento che andarono a costituire una vera e propria cultura, dai caratteri eminentemente urbani e popolari.
Questa cultura nasce da una mentalità pragmatica che poggia su un edonismo diffuso riassumibile dall'idea di ukiyo, termine che indicò nel periodo Edo (l'attuale Tokyo) il mondo fluttuante, moderno, alla moda, sensuale, sempre transitorio ed effimero e da godere nel più breve spazio di tempo possibile.
Questo mondo si rappresenta attraverso l'arte dell'ukiyo-e, la stampa dell'estetica fluttuante, il cui principale esponente è HOKUSAI, l'artista che con la sua esigenza di catturare "l'immagine in movimento" e nella quotidianità ha realizzato I primi MANGA intorno alla fine del 1700 e l'inizio del 1800.
(Testo di Rossella Marangoni, per il catalogo della mostra Micropop e Nipposuggestioni  di Christian Gancitano)

 
Suzuki Harunobu
(鈴木 春信, 1725 – July 7, 1770) was a Japanese woodblock print artist, one of the most famous in the Ukiyo-e style. He was an innovator, the first to produce full-color prints (nishiki-e) in 1765

Suzuki Harunobu KAZE - wind
  ukiyoe full-color prints (nishiki-e) started in 1765




IL PROGETTO
A quasi due secoli dall'influenza estetica subita dalla generazione degli artisti europei di fine ottocento e inizio novecento da parte dell'arte ukiyo-e, l'arte giapponese ritorna ad avere un forte impatto visivo sulle nuove generazioni di artisti del nuovo millennio, attraverso i Manga e le Anime. In questo modo, si è creato, tra Europa, America e Asia, un "fil rouge" ideale che lega i Manga di Hokusai alle ninfee di Monet, gli straordinari disegni di Osamu Tezuka  e l'invenzione di Goldrake di Go Nagai alle borse LUIS VUITTON di Murakami, passando da Hello Kitty fino alle ultime tendenze micropop giapponesi, europee e americane.
 
Ayako, Osamu Tezuka

 
Go Nagai

L'idea della mostra è dunque quella di documentare l'influenza determinante che l'estetica manga e "Edo Pop" ha avuto sull'arte contemporanea in questi anni.
La mostra metterà dunque a confronto una trentina tra artisti europei - con una buona prevalenza di italiani - e giapponesi, oltre che di altre aree del mondo, per un confronto inedito che indaghi l'influenza che le icone POP e i manga giapponesi stanno esercitando nell'arte contemporanea europea e sull'immaginario delle culture artistiche emergenti.
Un'analisi che, partendo dalla grande influenza provocata da artisti ormai ampiamente storicizzati come Murakami e Nara, arriva fino alle ultime tendenze "Superflat" e neopop giapponesi, passando per il "Pop Surrealismo" americano ed europeo, fino a contaminazioni con la nuova figurazione italiana più iroinica e giocosa e a contaminazioni con l'estetica hip hop e della street art.
 
Takashi Murakami



 
Me & Nara Yoshitomo

La mostra offrirebbe un punto di vista privilegiato, un osservatorio per immagini che ci dimostra come l'arte europea, dopo la grande influenza americana dei decenni scorsi, si stia sempre più aprendo  e mettendo nuovamente in discussione a livello estetico, stilistico e culturale, aprendosi alle influenze provenienti da Oriente. Un'apertura multilinguistica e interculturale che preannuncia la multietnica società del futuro.

ARTISTI:

Tomoko Nagao / Nais / Fulvia Mendini / Pao / Dario Arcidiacono / Felipe Cardeña / Paolo Cassarà / Daniele Giunta / Inbe Kawori / Aldo Sergio/ Miss Salopette (Mary Sinatra) /  Hiroyuki Matsuura  / Hiroto Kitagawa / Simone Legno (aka Tokidoki) / Dany Vescovi / Alfredo Cannata / Robin Alexa / El Gato Chimney / Daniele Stendardo / and more...

Special Guest: Hokusai
Hokusai, manga. Sumo Fighters
 
Felipe Cardeña. Manga Flowers, collage su tela, 2009


aldo sergio Sulla riva.  (incontro con i pixel di Mario Bros) 40 x 50. olio su tela. 2013

tomoko hokusai-The Great Wave of Kanagawa with mc, cupnoodle, kewpie,  kikkoman and kitty. Vectorial art, print of photo paper 100x70 cm, 2011

Robin Alexa

tomoko nagao, Judith. Oil on canvas 30x30 cm, 2013




tomoko-Las Meninas with zara, cup noodle, zara. 2011 oil painting on the canvas. 30x24cm



Hiroyuki Matsuura



domenica 17 marzo 2013

EDO pop: superflat and kawaii scenes

SUPERFLAT EXPERIENCE EDOpop & MicrOpOp


scenari per comprendere e leggere le MOSTRE delle opere pittoriche e KAWAII di Tomoko Nagao, post che scrivo qui per comunicare meglio anche altre mostre e eventi a tema MICROPOP & SUPERFLAT 
scenarios to understand and read the EXHIBITION of paintings and KAWAII's subject by Tomoko Nagao that i am organize and curate, I post here in aims to better communicate other exhibitions and themed events about MICROPOP & SUPERFLAT, i call it EDOpop  
about MICrOpOP and new japanesePOParts waves:

EDO POP


Nawa Kohei kewpie

Sakuran

Aya Takano (kaikaikiki)

Junko Mizuno


Murakami T: kaikaikiki for LV



Keroro Gunso

sayo yokota

Simone Legno (aka TOKIDOKI)



The chasing of artistic trends in contemporary art can come up with some fiddly definitions. Take Micropop—after coining the phrase, art critic and curator Midori Matsui-
Suffice it to say, it involves a generation of ‘young’ artists in Japan (though a few are now pushing 40), highly influenced by the works of Takashi Murakami and Yoshitomo Nara, but with very different agendas, as well from UKIYOE arts, EDO period pop arts in japan's capital EDO (now Tokyo)

The ‘micro’ part of Micropop points to a theory that the mi¬nor and the marginalized can have major social impact. And works falling into Micropop’s net place a high value on the imaginary, at¬tempt to assign new roles and new contexts to everyday things, and suggest analogies between disparate objects and images.

Naturally, these are not ideas confined to Japan, as well ready very quickly for conquest here imaginary in old europe.

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la prima mostra comunicata in questo senso è stata MIcroPoP & Nipposuggestioni, del 2010.
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Concept e guidelines della mostra:

Artisti giapponesi,  italiani e di altre nazionalità insieme per un confronto inedito che esplora l’influenza che le icone POP e i manga giapponesi stanno esercitando nell’arte contemporanea europea e sugli immaginari degli artisti emergenti

 

"Kawaii" è uno dei principali metodi di comunicazione, espressione della cultura giapponese riconosciuta a livello globale, tanto da avere un vero e proprioAMBASCIATORE (naturalmente Kawaii) quale DORAEMON, riconosciuto e nominato dallo stesso governo Giapponese.

Il "Kawaii" è l'antidoto alla depressione e alla piatta quotidianità e si oppone alle tragedie della vita.

Nelle sue KAWAIIZZAZIONI (digital e vectorialart e pitture SUPERFLAT olio su tela, anno 2011-2012) Tomoko Nagao miscela con ritmo consapevole le grandi icone del consumo di massa: Veneri e Madonne prodotte nelle botteghe degli artisti rinascimentali e seicentesche ed immagini pubblicitarie, loghi e mercanzie del nostro contemporaneo.

La poetica MICROPOP, rappresentata principalmente da donne nate tra la metà degli anni ’70 e i primissimi anni ’80 è uno strumento per rimpossessarsi di icone della cultura di massa utilizzate come display o “tavolozza” del proprio immaginario.
Le artiste considerano questo immaginario fatto di personaggi KAWAII parte integrante del proprio background culturale, non solo character o consumo di massa come Hello Kitty viene erroneamente considerata ma un'operazione artistica tipica del Micropop giapponese, arma non contundente per contrastare l'operazione di azzeramento di fantasia e di diversità che i brand di consumo globale esercitano”
cg
The poetic MICROPOP, represented mainly by women born between the mid-'70s and early '80s is a tool to repossess icons of mass culture used as a display or "palette" of her imagination.
The artists consider this fact imaginary characters KAWAII integral part of their cultural background, not just a character or mass consumption such as Hello Kitty is erroneously considered, but also an artistic trend typical of Japanese Micropop, blunt weapon to counter the resetting of creativity and diversity of the global consumer brand exercise "