Translate

giovedì 23 giugno 2016

TAKASHI MURAKAMI: UN OTAKU SUPERDEEP, artshow in Milan


Giugno 2016_ L’estate alla galleria Deodato Arte di Milano è all’insegna della Pop Art. Dopo il successo riscontrato dalla mostra Japan Pop organizzata lo scorso marzo, negli spazi della galleria milanese ancora una volta i riflettori si accendono sull’Estremo Oriente con la mostra “TAKASHI MURAKAMI: un Otaku Superdeep”, a cura di Christian Gancitano, visitabile dal 29 giugno al 30 settembre a Milano, presso la sede di via Santa Marta 6 della galleria.

Takashi Murakami raggiunge Una Delle vette Più alte della riproducibilità Tecnica dell'arte, già tradizione con le stampe UKIYO-e con l'invenzione di un'arte POP accessibile a Tutti già dagli inizi del Periodo Edo, grazie allo Shogun Tokugawa Yeeasu.




Dedicata al grande Takashi Murakami, la mostra della Deodato Arte propone una selezione delle migliori litografie e stampe a tecnica mista realizzate nell’ultimo decennio dall’artista che il TIME ha definito come il più influente rappresentante della cultura giapponese contemporanea. In tutto sono esposti circa trenta pezzi, si va da Mr. Dob agli iconici Flowers, fino alle opere più astratte che respirano a pieni polmoni la subcultura giapponese. E ad esse si aggiunge una speciale sezione di Robot “mecha” giapponesi, a sottolineare il forte legame della poetica di Murakami con le culture Otaku.



“Il percorso espositivo comprende stampe, litografie, arte riproducibile del grande maestro ‘Sensei’ del Superflat, estetica che dopo il terremoto e lo tsunami del Nord del Giappone del 2011, ha preso il nome di Superdeep” – spiega Christian Gancitano, curatore indipendente nipponista #nipposuggestioni. E continua: “E’ una corrente che si pone come una risposta alla catastrofe e in generale ai temi dell’umanità, quali il progresso in relazione all’ambiente. Temi questi che assumono una visione salvifica e spirituale, così da trasformare il concetto di Superflat in qualcosa di più profondo. ‘Deep’, appunto. Conseguenza di uno shock che ha cambiato per sempre il rapporto dei giapponesi con la natura, l’economia e la società contemporanea e quindi il ruolo dell’arte e dell’artista stesso. Fatto questo che si lega coerentemente alle stampe del periodo Edo ‘Ukiyo-e’ e le più raffinate tecniche di stampa. Una poetica e una cifra stilistica inconfondibili che per me e per molti artisti, operatori culturali e appassionati d’arte cresciuti tra la fine degli anni ’70 e negli anni ’80 rappresenta un punto di riferimento dell’arte e della cultura Pop internazionale”.




“TAKASHI MURAKAMI: un Otaku Superdeep” darà occasione ai visitatori di immergersi nella più recente produzione di Murakami. L’Estetica Superdeep introdotta da Murakami miscelando i caratteri tipici dell’arte giapponese tradizionale, l’immaginario feticista (specialmente della sub-cultura degli Otaku -おたく/オタク- termine giapponese nel quale Murakami si identifica e che indica dagli anni ‘80 collezionisti maniacali e conoscitori profondi di manga, anime e gadget di ogni genere, fino ad avere alcune torri e intere vie dedicate nel famoso quartiere di Akihabara a Tokyo) e consumistico della società di massa, condito di cultura e subcultura giapponese, dove anime e manga giocano un ruolo predominante, è il fondamento della nuova generazione di giovani artisti del Sol Levante, di cui l’affermato Murakami può dirsi capostipite e padre spirituale.






Accanto al Maestro, saranno così in mostra opere Guest di Tomoko Nagao, stella della Micropop Art, attualmente in mostra al Victoria & Albert Museum di Londra nella collettiva “Botticelli Reimagined” e Hiroyuki Takahashi, icona pop tra i giovani di Tokyo; con la loro poetica new Pop Japan fortemente collegati ai contents e cifra stilistica di Murakami.

All’inaugurazione, che avrà luogo nella sede di via Santa Marta 6 della galleria Deodato Arte di Milano, il curatore Christian Gancitano introdurrà la mostra con un breve focus sulle sub-culture giapponesi, gli Otaku e il grande ritorno dell’arte Pop giapponese ad opera di Takashi Murakami e la sua innovativa factory Kaikai Kiki.










TAKASHI MURAKAMI
Takashi Murakami, nato a Tokyo nel 1962, è il principale esponente della Pop Art giapponese contemporanea. Ispirandosi all’iconografia e alla cultura del suo Paese, Murakami ha messo a punto, a partire dalla fine degli anni ’80, uno stile unico e fortemente identificativo.

Attraverso un linguaggio Kawaii, legato ai manga e alle anime giapponesi e permeato della subcultura Otaku, Murakami nelle sue opere dà vita ad un mondo parallelo, modellato sui simboli della vita giapponese. E’ l’estetica Superflat, che unisce la cultura e la subcultura giapponese abbattendo definitivamente il confine tra la high art destinata ad un pubblico di facoltosi intenditori e la più popolare low art fatta di oggetti prodotti in serie e destinati al consumo di massa.

Murakami dimostra nella sua produzione una spiccata poliedricità creativa, capace di conquistare tutti i livelli del mercato, rendendo così la Pop Art un prodotto del commercio di massa. Tanto che, colpito dalla Factory di Andy Warhol, nel 1995 fonda a New York la sua Hiropon Factory, trasformata nel 2001 in Kaikai Kiki, un collettivo di artisti e aziende, uniti con l’obiettivo di promuovere e sostenere la produzione degli artisti emergenti giapponesi.

Nel 2003 l’artista raggiunge la massima fama popolare grazie ad una collaborazione con il marchio Louis Vuitton. Murakami realizza infatti la borsa Cherry Blossom, personalizzando il logo del noto brand attraverso l’estetica manga che caratterizza la sua arte.
Invitato alla Biennale di Venezia nel 1995, ha esposto in seguito nelle più prestigiose sedi museali ed espositive del mondo, tra cui il Museum of Contemporary Art di Tokyo (2001), il MOCA di Los Angeles (2001 e 2007), Fondazione Cartier di Parigi (2002), il Guggenheim Museum di Bilbao (2009), la Reggia di Versailles (2010).

mercoledì 17 febbraio 2016

JapanPOP, edopop art show 2016


JapanPOP, FLOATING POP


JapanPOPart, an art exhibition successfully presented with a preview in Milan with a great success. The exhibition in its final form will open on March 10 IN MILAN at the Deodato Art Gallery.

artists are:
Tomoko Nagao
Hiroyuki Takahashi
Hikari Shimoda
Hitomi Maehashi

A curatorial project by Christian Gangitano, in collaboration with Deodato Arte









Here is the concept history starting from FLOATING WORLD from which we extrapolate the development of our research of the relationship between East and West relations in pop arts: FLOATING POP (japanese pop art), take a look to Asia as an emerging power and already dominant on the worldwide's imaginary of fashion, comics, design, as an art influencer, one of more active cultural player, economy development, not only japan therefore, that despite everything, it was the first Asian power, democracy westernized.


Hiroyuki Takahashi


With this "Japan POP art show" an innovative artist combination, we will keep the guidelines of “edo pop”, an art project that i am still forwarding since 2004, it was already started my researching about japanese pop arts since Edo period till the latest artistic trend, taking a look to expanded relationship in art between Eastern and Western pop cultures, massive consumption, advertising and communication.

Tomoko Nagao: stencil art,  白雪姫‬Snow white with LV bug
Amazing ‪#‎Snowwhite‬ princess ‪#‎Biancaneve‬ 
‪#‎白雪姫‬" , ‪#‎spraypaint‬ ‪#‎oncanvas‬ 110x100cm, a photo from ‪#‎TomokoNagao‬studio. ‪#‎iconography‬ is the guys chatacter of the painting by ‪#‎Delacroix‬  "La libertè guidant le peuple"

Tomoko Nagao: Bacchino Malato, 病んだ若きバッカス The young sick bacchus with Sony Headphone, 130x120 cm‪#‎youngsickbacchus‬ ‪#‎bacchus‬ ‪#‎bacchino‬ ‪#‎bacchinomalato‬
 ‪#‎silver‬ by‪#‎TomokoNagao‬ ‪#‎Tomoko‬ ‪#‎articon‬ form ‪#‎michelangelomerisi‬
 ‪#‎Caravaggio‬‪#‎villaborghese‬
 with ‪#‎sony‬ ‪#‎headphone‬ ‪#‎cue‬ ‪#‎cuty‬ ‪#‎kawaiistencil‬ ‪#‎stenci

Ukiyo (浮世 "Floating World") Described the urban lifestyle, Especially the pleasure-seeking aspects, of Edo-period in Japan (1600-1867 Tokugawa period). The "Floating World" culture developed in Yoshiwara, the licensed red-light district of Edo town (modern Tokyo), which was the site of many brothels, chashitsu tea houses, and kabuki theaters frequented by Japan's growing middle class. The ukiyo cultures arose also in other cities Such as Osaka and Kyoto and coming out, beginning of the last century, in Paris .

TOMOKO NAGAO


Here began the first real pop art, is the famous Japanese's woodblock prints well known as ukiyo-e, or "pictures of the Floating World," In These districts, already more than 4 century ago, had began their origins the japanese's pop cultures, first in the world as an affordable art, (long time before of Andy Warhol's pop art) often depicted scenes of the Floating World itself, such as geisha, kabuki actors, sumo wrestlers, samurai, chonin and prostitutes that was same of contemporary pop stars and massive brand icons.

Tomoko Nagao: the last last supper

Tomoko Nagao: Narciso, apoteosi del brand


In fact, FLOATING POP is still a worldwide important TREND TODAY: the newest artist, son of this culture, represent mass consumption, leisure and entertainment globalized using a universal language "POP", this was already among the oriental and western culture, sign of begin of today's global marketplace.


Christian Gancitano


Hitomi Maehashi

Hikari Shimoda

Hikari Shimoda

Hikari Shimoda

Hikari Shimoda

giovedì 19 novembre 2015

LA LIBERTA' GUIDA IL POP: La Liberté guidant le peuple

Quando accadono cose grosse nel mondo, l'arte non può rimanere insensibile e con la ripresa del ruolo ottocentesco della "pittura di cronaca" di Gericault e sopratutto di Delacroix anche Tomoko Nagao ci racconta l'attualità secondo la sua vision.

IERI: (La Liberté guidant le peuple)  dipinto di Eugène Delacroixolio su tela (260x325 cm),
 realizzato nel 
1830

OGGI: la libertà guida il POP, by Tomoko Nagao, 2015. Vectorial Art, digital contents.


La Libertà GUIDA IL POP

Ecco la Marianne, nelle vesti di Cenerentola, quella Disneyana, con una scarpa Chanel (che dal 1909 è tra le icone parigine più note), sventola la bandiera di GOOGLE. La libertà è una cenerentola tra un tripudio di brand francesi, multinazionali, protagonisti della globalizzazione portatori dei valori della rivoluzione francese, libertà, fraternità, uguaglianza.Tutti oggi possono essere liberi di avere una Borsa LV (anche tarocca), Danone, pneumatici Michelin, Chanel n5. di fare uno shampoo L'Orèal, prodotti che ci rendono tutti più "uguali".


Nei panni del fanciullo pistolero ecco Bianca Neve (sempre nell'iconografia Disney) con una borsa LV al collo dal caratteristico pattern rivisitato e rivisto in stile ‪#‎superflat‬ e ‪#‎kawaii‬ (come fece #Murakami), qui con la presenza di UNCHI, l'icona giapponese della cacca, tra i simboli indiscussi delle culture Kawaii nel mondo dei Manga e delle anime( tra le più note quella nella serie di Arale e Dr Slump).



I sette Nani sono rivoluzionari del popolo, insieme a Winnie the Pooh rimasto ucciso e affettato negli scontri.


L'auto ritratto di Eugène Delacroix, ovvero il borghese con il cilindro, è affidato all' interpretazione di Mickey Mouse che è accorso dalla nota Disneyland di Parigi, la prima in Europa, con l'inseparabile MInnie a sottolineare la storica alleanza con gli Stai Uniti.


Sullo sfondo non ci sono le torri delle cattedrale di Notre dame ma la Piramide del Louvre, il castello di Disneyland e una Centrale per la produzione di energia Atomica:
la piramide del Louvre riprende, suggerendolo, lo schema che caratterizza la composizione dell'opera ma anche il primato culturale dei Francesi che hanno conquistato e conservano opere da tutto il mondo.
La vocazione ECO e Green di Tomoko è ribadita nell'ultimo livello di questa complessa allegoria del contemporaneo e dell'attualità, ricordando la grande produzione di energia Nucleare da parte dei Francesi che garantisce consumo e produttività.


Chris Gangitano ‪#‎nipposuggestioni‬ MiCroPoP, ultime tendenze artistiche dal giappone visionario Comunicarearte - Atelier Spazio XPO 

ENGLISH:
When big things happen in the world, art can not remain indifferent and with the remake of the role of the nineteenth-century "topics painting" of Gericault and Delacroix also Tomoko Nagao tells the actuality happening according to his vision.

Freedom GUIDE THE POP
Here Marianne, in the role of Cinderella, that is in Disney mood, with a shoe Chanel (which since 1909 is among the most famous icons of Paris), waves the flag of GOOGLE. Freedom is a Cinderella in a blaze of French brands, multinationals corporations, globalization protagonists embody the values ​​of the French Revolution, <freedom, brotherhood, uguaglianza> . Everybody today can be free to have a LV bag (even fake), Danone, Michelin tires, Chanel n5. L'Oreal to make a shampoo, products that make us all more "equal".
In the role of the Child gunslinger here is Snow White (Disney iconography) with a LV bag, with a characteristic pattern revisited and revised style # superflat and kawaii (as did Murakami for LV), here with the presence of UNCHI, the Japanese icon of poo, among the undisputed symbols of Kawaii cultures in the world of manga and anime (the most famous one is PINK, in the series of Dr. Slump and Arale).
The Seven Dwarfs are revolutionaries of the people, along with Winnie the Pooh, is sliced ​​killed in the clashes.
The self portrait of Eugène Delacroix, or the bourgeois with the cylinder, is entrusted to the 'interpretation" of Mickey Mouse being rushed from the famous Disneyland Paris, the first in Europe, with the inseparable MInnie to emphasize the historical alliance with United States.
In the background there are not the towers of Notre Dame, but the Louvre Pyramid, the castle of Disneyland and a Central plant for the production of atomic energy:
the Louvre Pyramid resumes the pattern that characterizes the composition of the work, but also the cultural primacy of the French who have conquered and preserved works from around the world.
The vocation ECO and Green of Tomoko is reiterated in the last level of this complex allegory of contemporary and current massive consumption society, remembering the great production of nuclear energy by the French that ensures consumption and productivity.

write by Chris Gangitano # nipposuggestioni #Micropop, latest artistic trends from Japan visionary art, Comunicarearte - Atelier Space XPO, Milan, Italy.

venerdì 25 settembre 2015

IL CIBO DISEGNATO, food designed (in pop culture, animation and manga in Japanese)

il cibo disegnato
dall'estetica fluttuante UKIYOE all'apoteosi nelle anime di Miyazaki

(articolo pubblicato su Pagine Zen, italy, a seguito della conferenza ch eho tenuto al Milano Manga Festival 2015)


Da tempo avvero la necessità di un focus e un'analisi sul cibo disegnato nelle anime e nei manga, dall’estetica fluttuante Ukiyoe fino alle anime più commerciali ma soprattutto d'autore come Satoshi Kon, Hayao Miyazaki, Mamoru Oshii con cenni all’arte contemporanea e al trattamento stilistico nel disegno del cibo giapponese da parte di alcuni mangaka “cult”. Quale migliore occasione se non l'anno di Expo 2015, “nutrire il pianeta” speriamo anche di arte e cultura.

Nel momento del boom degli “all you can eat”, trionfo dell' ANISAKI (parassita del pesce ndr), occorre ridare un'identità visiva e sinestetica a un cibo, il cosiddetto “sushi” che ha una valenza certo importante nelle culture giapponesi ma che non è certo l'unico protagonista di uno scenario gastronomico complesso, ricco e affascinante.

Per comprendere veramente la forma più famosa del cibo giapponese, non si possono trascurare le fascinazioni in merito alla nascita del sushi nei Yoshiwara, luoghi del piacere e del godimento effimero, dove non bisognava perdersi neanche un attimo di quel magico flusso di arti, bellezza, piaceri dedicati al “popolo” nell'antica Edo , come un attuale catering di un happening multi sensoriale, ecco risalire a quell'epoca l' invenzione del più famoso dei Finger Food, il sushi, i maki, i nigiri, ma anche come nutrimento leggero per la massa di lavoratori di una metropoli che già nel XVIII secolo contava un milione di abitanti.








Il cibo giapponese continua questa tradizione, tra piacere visivo e gustativo, in particolare il cibo disegnato nelle sue icone come ad esempio gli onigiri ( 御握り; おにぎり) anche conosciuti come omusubi (御結び; おむすび) che spesso, con un tocco di alga NORI ritagliata e una magistrale modellazione del riso e l'aggiunta di qualche ingrediente “fresco” vengono trasformati in noti character delle anime o dell'immaginario kawaii e immessi con amore e senso della decorazione nei BENTO box (lunch box, schiscetta), oppure i “sweets “Anpan e Arare che danno addirittura il nome a due noti personaggi CULT come ANPANMAN ideato da Takashi Yanase e ARALE aka Arale Norimaki (則巻 アラレ)
personaggio e protagonista del manga e dell'anime DR. Slump & Arale, scritto e disegnato dal mangaka super Cult Akira Toriyama, goth father del blasonato Dragon ball,

則巻 アラレ ARALE

il Il dorayaki (どら焼き) reso celebre grazie all' endorsement di Doraemon che Nel marzo 2008, è stato nominato dal governo giapponese "ambasciatore degli anime nel mondo".









I canoni di Bellezza, Yuki, Zuki, Hana, Kaze base del codice di bellezza Nihonga e fulcro dei contenuti che apprezziamo nell’ estetica “fluttuante” e nei valori visivi gapponesi, in particolare nelle stampe Ukiyoe come precursori dell’arte pop contemporanea, a partire dai Manga di Hokusai, sono ancora oggi rappresentati, celebrati e sinestetici in quanto degustabili nella tradizionale cucina Kaiseki (懐石 kaiseki ryori) .


懐石 kaiseki ryori


Argomentazioni che portano il baricentro dell'arte pop japan di oggi verso l’ importanza dell’ elemento visivo e cromatico del food giapponese, dove il piatto, la presentazione, la conoscenza della materia prima tipica dei grandi chef giapponesi, lodata anche dal “nostro” Gualtiero Marchesi, fanno ormai parte integrante e importante dell'immaginario collettivo, non solo japan addicted.



in merito alla resa stilistica ma anche sensoriale e culturale del cibo l’ attenzione va su alcuni autori come Hayao Miyazaki e l’apoteosi del CIBO DISEGNATO raggiunto in opere come Heidi e la fragranza del pane e del formaggio del nonno montanaro,



una combinazione da noi tutti desiderata, con l'acquolina in bocca mentre guardavamo alla fine degli anni '70 la serie TV sui canali Rai, diretto da Isao Takahata e di cui Hayao Miyazaki ha disegnato le scene e il layout, rendendo noto anche qui in italia il genere MEISAKU, denominazione breve letteralmente traducibile in “Teatro dei Capolavori del Mondo” , di cui le varie serie sono ispirate a romanzi della letteratura per ragazzi mondiale, anche se nello specifico di origine occidentale e ovviamente il top raggiunto nella scena dei genitori di Chihiro che diventano maiali nella Città Incantata, premio oscar per l'animazione e tante altre anime e manga dove il cibo disegnato esercita molto appeal e viene utilizzato come “HOOK”, ovvero gancio con la realtà per favorire l'immedesimazione del fruitore.


Christian Gangitano #nipposuggestioni, agosto-settembre 2015.

ANPANMAN



SNORLAX E DUG TRIO, POKEMON BENTO