OCCIDENTE ESTREMO e VICINO ORIENTE: un analisi attraverso l'arte.
(tratto dalla nota pubblicata da Christian Gangitano su facebook il giorno martedì 2/8/2011 alle ore 13.27)
Oggi si parla di OCCIDENTE ESTREMO nei termini del confine tra ORIENTE e OCCIDENTE , nuovo assetto geopolitico, individuato nella west coast degli USA, che ha cambiato l'asset del potere e del controllo dall' oceano ATLANTICO (fino a ora centro dominante, confine tra costa est ((capitale NY)) degli USA e Europa) all'oceano PACIFICO, costa west, Los ANGELES, California etc.. confine degli USA con la CINA e l'asia emergente e quindi confine estremo di tutto l'occidente con la sua cultura. Una zona che vede la piu importante community di giapponesi e asiatici fuori da cina e giappone.
Come sapete é un argomento che mi interessa molto, che studio dal 2004, con un analisi attraverso l'arte trattata con diverse mostre e evnti, anche qui nel mio recente BLOG.
Attraverso la mostra MICROPOP e NIPPOSUGGESTIONI (di seguito la cover del catalogo, la pagina per la comunicazione e alcune opere esposte in mostra) ho cercato di dare un primo esempio dell'ascesa delle culture pop giapponesi e asiatiche e della loro influenza sull immaginario dell arte figurativa occidentale, una mostra senza budget, sicuramente un bentchmark in italia.
Ho curato anche la SANRIO for smiles exhibitions, durante il MIjapan for japan '11, mostra charity for japan che offre anche uno sguardo importante sulla icone pop giapponesi di cui SANRIO é portavoce mondile (non solo con Hello Kitty) e la forte fascinazione che queste ICONE, divenuti LOGO esercitano sull immaginario degli artisti POP contemporanei di tutto il mondo.
Certo l'OPERA di TOMOKO, che seguo da vicino e promuovo é molto rappresentativa di tutto ciò, una produzione che a me piace molto e nella quale ho ritrovato le icone e i brand della mia e delal sua cultura: le KAWAIIZZAZIONI
Come sapete é un argomento che mi interessa molto, che studio dal 2004, con un analisi attraverso l'arte trattata con diverse mostre e evnti, anche qui nel mio recente BLOG.
Attraverso la mostra MICROPOP e NIPPOSUGGESTIONI (di seguito la cover del catalogo, la pagina per la comunicazione e alcune opere esposte in mostra) ho cercato di dare un primo esempio dell'ascesa delle culture pop giapponesi e asiatiche e della loro influenza sull immaginario dell arte figurativa occidentale, una mostra senza budget, sicuramente un bentchmark in italia.
CATALOGO della mostra |
Invito e comunicazione, illustration "animal guide" by Tomoko |
DE MOLFETTA: GOLD-RAKE, from micropop & nipposuggestioni, exhibition in Milan |
KUKULA: Fluffy and Cloudia, exhibit for micropop & nipposuggestioni, in Milan |
NICOZ BALBOA: one of the artwork exhibit for micropop & nipposuggestioni, in Milan |
Ho curato anche la SANRIO for smiles exhibitions, durante il MIjapan for japan '11, mostra charity for japan che offre anche uno sguardo importante sulla icone pop giapponesi di cui SANRIO é portavoce mondile (non solo con Hello Kitty) e la forte fascinazione che queste ICONE, divenuti LOGO esercitano sull immaginario degli artisti POP contemporanei di tutto il mondo.
Certo l'OPERA di TOMOKO, che seguo da vicino e promuovo é molto rappresentativa di tutto ciò, una produzione che a me piace molto e nella quale ho ritrovato le icone e i brand della mia e delal sua cultura: le KAWAIIZZAZIONI
TOMOKO (kawaiizzazioni, 2011): KIKKOMAN |
Uno spostamento quindi epocale del fulcro dei mercati e degli scambi culturali é in atto e noi abbiamo la fortuna di essere non solo spettatori ma protagonisti e parte attiva, cosi come l'abbiamo avuta (la mia generazione) nel vedere e nell'attuare il passaggio dall'analogico al digitale.
Ecco una descrizione del libro di Rampini, in sintesi:
""Fu nel 2009 che lasciai Pechino per New York. Per me era un ritorno negli Stati Uniti. Avevo già vissuto sull'altra costa, a San Francisco, fino al 2004. In mezzo, quei cinque anni in Cina sono stati lunghi quasi quanto un secolo. Non per me: per i rapporti di forza tra Asia e Occidente. Lasciai la California quando ancora la Cina era un'allieva, impegnata a emulare il maestro americano. Ho ritrovato un'America stremata dalla più grave crisi economica dopo la Grande Depressione. Una crisi che la Cina ha evitato, in modo magistrale, usando le leve del suo capitalismo di Stato. Così la storia ha avuto un'accelerazione improvvisa. Era chiaro che il XXI secolo sarebbe stato asiatico, ma in poco tempo lo scatto dell'Oriente ha dato la sensazione che i giochi siano già fatti. La Cina sembra padrona del proprio futuro, lanciata in una modernizzazione che brucia le tappe, l'America si trascina faticosamente fuori dal tunnel." L'America che Federico Rampini ritrova dopo cinque anni trascorsi nel cuore della tumultuosa crescita cinese è un paese in cui il debito pubblico e i tagli feroci hanno reso ogni infrastruttura fatiscente, in cui strade, metropolitane e ospedali non sono paragonabili a quelli realizzati nelle grandi capitali asiatiche. La Cina, invece, spinge ormai la sua influenza fino a luoghi insospettabili. "Occidente estremo" è un mosaico di esperienze vissute, di luoghi e di personaggi incontrati nei due imperi in competizione. "
CG
ⒼⒶⓃⒼⒾⓉⒶⓃⓄ
ENGLISH translation (short-light version):
FAR WEST and NEAR EAST: an analysis through art.
published by Christian Gangitano the day Tuesday, August 2, 2011 at 13:27
Today we talk about in terms of the FAR WEST border between East and West, the new geopolitical order, located in the west coast of the USA, which has changed the assets of power and control from 'Atlantic Ocean (up to now the dominant center, the border between east coast ((capital NY)) U.S. and Europe) to the Pacific Ocean, west coast, Los Angeles, California, etc. .. U.S. border with China and Asia and the emerging extreme east and south east asia, extreme border of the western world with its culture. One area that sees the most important Japanese and Asian community outside of China and Japan.
As you know, is a topic that interests me a lot, I study from 2004, with an analysis through art also covered in my recent BLOG: COMUNICAREARTE: East and West relations in art
Through the exhibition MICROPOP NIPPOSUGGESTIONI I tried to give a prime example, here in italy, of the rise of Japanese and Asian pop cultures and their influence on the imagination of Western figurative art, an exhibition without a budget, definitely a bentchmark in Italy.
I also curate the SANRIO for smiles exhibitions during the '11 MIjapan for japan, japan events for charity, which also offers an important look at the pop icons of Japanese characters culture whose is SANRIO worldwide (not only with Hello Kitty) and the strong fascination that these ICONS, LOGO become, engaged on the imaginations of contemporary artists POPs worldwide.
Certainly the work of TOMOKO, which I follow closely, and i am promote as very representative of this research, a production that I like much and in which I found the icons and the brand of my and its culture: the KAWAIIZZAZIONI(makes it Kawaii)
So an important momentous a shift of focus of the markets and cultural exchange is taking place and we are fortunate to be not just spectators but actors and active part, as well as we had (my generation) to see the passage and implementation from analogue to digital.
Here is a description of the book of Federico Rampini, in summary:
"" It was in 2009 I left Beijing for New York. For me it was a return to the U.S.. I had already lived on the other coast, in San Francisco until 2004. In between those five years in China have long been almost as much as a century. Not for me: the power relations between Asia and the West. I left California when China was still a student, undertook to emulate the American master. I found an America devastated by the most serious economic crisis since the Great Depression. A crisis that China has avoided, in a masterly way, using the levers of his state capitalism. So the story took a sudden acceleration. It was clear that the twenty-first century would be Asia, but before long the shot of the East gave the feeling that the games are already made. China seems master of its own future, launched a modernization burning stages, America pulls hard out of the tunnel. "Federico Rampini America found after five tumultuous years in the heart of the growth in China is a country where public debt and ferocious cuts have made every crumbling infrastructure, where roads, subways and hospitals are not comparable to those made in the big Asian capitals. China, however, now leads his influence to places unexpected. "west end" is a mosaic of experiences, places and characters encountered in the two competing empires. "
CG
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Ecco una descrizione del libro di Rampini, in sintesi:
""Fu nel 2009 che lasciai Pechino per New York. Per me era un ritorno negli Stati Uniti. Avevo già vissuto sull'altra costa, a San Francisco, fino al 2004. In mezzo, quei cinque anni in Cina sono stati lunghi quasi quanto un secolo. Non per me: per i rapporti di forza tra Asia e Occidente. Lasciai la California quando ancora la Cina era un'allieva, impegnata a emulare il maestro americano. Ho ritrovato un'America stremata dalla più grave crisi economica dopo la Grande Depressione. Una crisi che la Cina ha evitato, in modo magistrale, usando le leve del suo capitalismo di Stato. Così la storia ha avuto un'accelerazione improvvisa. Era chiaro che il XXI secolo sarebbe stato asiatico, ma in poco tempo lo scatto dell'Oriente ha dato la sensazione che i giochi siano già fatti. La Cina sembra padrona del proprio futuro, lanciata in una modernizzazione che brucia le tappe, l'America si trascina faticosamente fuori dal tunnel." L'America che Federico Rampini ritrova dopo cinque anni trascorsi nel cuore della tumultuosa crescita cinese è un paese in cui il debito pubblico e i tagli feroci hanno reso ogni infrastruttura fatiscente, in cui strade, metropolitane e ospedali non sono paragonabili a quelli realizzati nelle grandi capitali asiatiche. La Cina, invece, spinge ormai la sua influenza fino a luoghi insospettabili. "Occidente estremo" è un mosaico di esperienze vissute, di luoghi e di personaggi incontrati nei due imperi in competizione. "
CG
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ENGLISH translation (short-light version):
FAR WEST and NEAR EAST: an analysis through art.
published by Christian Gangitano the day Tuesday, August 2, 2011 at 13:27
Today we talk about in terms of the FAR WEST border between East and West, the new geopolitical order, located in the west coast of the USA, which has changed the assets of power and control from 'Atlantic Ocean (up to now the dominant center, the border between east coast ((capital NY)) U.S. and Europe) to the Pacific Ocean, west coast, Los Angeles, California, etc. .. U.S. border with China and Asia and the emerging extreme east and south east asia, extreme border of the western world with its culture. One area that sees the most important Japanese and Asian community outside of China and Japan.
As you know, is a topic that interests me a lot, I study from 2004, with an analysis through art also covered in my recent BLOG: COMUNICAREARTE: East and West relations in art
Through the exhibition MICROPOP NIPPOSUGGESTIONI I tried to give a prime example, here in italy, of the rise of Japanese and Asian pop cultures and their influence on the imagination of Western figurative art, an exhibition without a budget, definitely a bentchmark in Italy.
I also curate the SANRIO for smiles exhibitions during the '11 MIjapan for japan, japan events for charity, which also offers an important look at the pop icons of Japanese characters culture whose is SANRIO worldwide (not only with Hello Kitty) and the strong fascination that these ICONS, LOGO become, engaged on the imaginations of contemporary artists POPs worldwide.
Certainly the work of TOMOKO, which I follow closely, and i am promote as very representative of this research, a production that I like much and in which I found the icons and the brand of my and its culture: the KAWAIIZZAZIONI(makes it Kawaii)
So an important momentous a shift of focus of the markets and cultural exchange is taking place and we are fortunate to be not just spectators but actors and active part, as well as we had (my generation) to see the passage and implementation from analogue to digital.
Here is a description of the book of Federico Rampini, in summary:
"" It was in 2009 I left Beijing for New York. For me it was a return to the U.S.. I had already lived on the other coast, in San Francisco until 2004. In between those five years in China have long been almost as much as a century. Not for me: the power relations between Asia and the West. I left California when China was still a student, undertook to emulate the American master. I found an America devastated by the most serious economic crisis since the Great Depression. A crisis that China has avoided, in a masterly way, using the levers of his state capitalism. So the story took a sudden acceleration. It was clear that the twenty-first century would be Asia, but before long the shot of the East gave the feeling that the games are already made. China seems master of its own future, launched a modernization burning stages, America pulls hard out of the tunnel. "Federico Rampini America found after five tumultuous years in the heart of the growth in China is a country where public debt and ferocious cuts have made every crumbling infrastructure, where roads, subways and hospitals are not comparable to those made in the big Asian capitals. China, however, now leads his influence to places unexpected. "west end" is a mosaic of experiences, places and characters encountered in the two competing empires. "
CG
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You sound SO desperate, MANN, it's sad.
RispondiEliminaBut let me just say this...MARTIN ROPER turned in MEESE last month and now, DIRECTOR MICHAEL MANN, is ON!
We are talking MAJOR MOTION PICTURE..." HONEY"....and that means..
CANNES!
( " KANSAS KINGS")